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Altri mondi => Il salotto di Ludoclub => Topic aperto da: Moon - 15 Ottobre 2015, 14:14:55
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Hippopotomonstrosesquipedaliofobia
Ecco, molto probabilmente, chi soffre di questa particolare e bizzarra fobia, non riuscirà a finire di leggere nemmeno il titolo di questo articolo. Il motivo? Semplice: l'Hippopotomonstrosesquipedaliofobia (comunemente nota come Sesquipedaliofobia) è la paura continua, anormale e ingiustificata delle parole lunghe.
Ma il nome, quasi impronunciabile persino per una persona che non presenta questa strana fobia, ha un significato ben preciso: deriva dal greco "Hipopoto" che significa Grande, "Monstro" che significa Mostruoso e dalla parola latina "Sesquipedalian" che significa parola grande, oltre che da "Phobos", ovvero paura.
Questa fobia è caratterizzata da nervosismo, avversione e fastidio provati durante una conversazione in cui vengono utilizzate parole lunghe e/o poco comuni, tipiche magari di un linguaggio tecnico-scientifico: il disturbo è strettamente legato al timore di commettere errori durante un dialogo in presenza di altri, perché questo rappresenterebbe la possibilità di essere esposti al ridicolo e ai giudizi di terzi sul livello culturale del soggetto, che ne colpirebbero l'autostima e la sicurezza. Infatti è molto spesso accompagnata da un carattere timido e introverso della persona.
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comunemente nota come Sesquipedaliofobia, MEGLIO MI SENTO...
tanto io la chiamerei pauracosapoppoppò
è meno corta, fa simpatia
non si può aver paura di una cosa simpatica
tranne i clown
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E' divertente leggere e provare a pronunciare senza errori l'ippopotocosafobia!
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l'ippocosa!
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Ho letto precipitevolissimevolmente e non ho pronunciato bene.
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supercalifragilistichespiralitoso!
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Arachibutyrofobia
paura del burro di arachidi attaccato al palato
Ehm...
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poco italiana come paura, al massimo la Nutelliibutyrofobia
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Ma la nutella, per quanto piena di difetti, dubito si attacchi al palato.
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Noi amiamo i difetti :)
e comunque dipende dalla quantità
cucchiaino = non si attacca
cucchiaio stracolmo = avojaaaaa
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Triscaidecafobia
La triscaidecafobia (dal greco Ï„Ïεισκαίδεκα treiskaàdeka, "tredici" e φόβος phà³bos, "paura") è la paura irragionevole del numero 13, principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. In alcune culture, specie quelle anglosassoni, esistono varie credenze riguardanti il venerdì 13.
Il termine è stato coniato da Isador Coriat nell'opera Abnormal Psychology; Bisogna tuttavia notare che il numero 13 in alcune culture è considerato simbolo di fortuna e prosperità , specialmente nella regione del Tibet, in Cina.
Eptacaidecafobia
L'eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα "diciassette" e φόβος phà³bos, "paura") è la paura del numero 17. Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. In particolare il venerdì 17 è una ricorrenza considerata particolarmente sfortunata, in quanto unione di due elementi, ognuno dei quali estremamente negativo: il Venerdì Santo (giorno della morte di Gesù) ed il numero 17. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13.
Cito da wikipedia.
Essere superstiziosi al punto da avere paura e, ad esempio, "eliminare" il 13° piano da un grattacielo chiamandolo 12a o fare lo stesso con le file dei seggiolini di un aereo...
Ricordo sempre che quando in Formula 1 si numeravano le vetture progressivamente in base ai risultati dell'anno precedente (il primo team 1-2, il secondo 3-4 e via discorrendo) si passava dall'11-12 al 14-15... :unknw:
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Mio cuGGGino abita al civico 17, lo ha cambiato in 16 bis.
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Triscaidecafobia
La triscaidecafobia (dal greco Ï„Ïεισκαίδεκα treiskaàdeka, "tredici" e φόβος phà³bos, "paura") è la paura irragionevole del numero 13, principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. In alcune culture, specie quelle anglosassoni, esistono varie credenze riguardanti il venerdì 13.
Il termine è stato coniato da Isador Coriat nell'opera Abnormal Psychology; Bisogna tuttavia notare che il numero 13 in alcune culture è considerato simbolo di fortuna e prosperità , specialmente nella regione del Tibet, in Cina.
"Paura dei triscotti" :D
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Moon dovrebbe saperlo, in molti palazzi l'interno 17 è saltato, o sostituito dal 16b
che poi...tanto lo sai che sei il 17 camuffo, quindi...
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Triscaidecafobia
La triscaidecafobia (dal greco Ï„Ïεισκαίδεκα treiskaàdeka, "tredici" e φόβος phà³bos, "paura") è la paura irragionevole del numero 13, principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. In alcune culture, specie quelle anglosassoni, esistono varie credenze riguardanti il venerdì 13.
Il termine è stato coniato da Isador Coriat nell'opera Abnormal Psychology; Bisogna tuttavia notare che il numero 13 in alcune culture è considerato simbolo di fortuna e prosperità , specialmente nella regione del Tibet, in Cina.
"Paura dei triscotti" :D
Turlupinato, il gioco più bello del mondo!!!
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Coulrofobia
È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata dei pagliacci e dei clown.
E' molto comune tra i bambini, ma in certi casi persiste in adolescenti e adulti. Coloro che patiscono questa fobia riconoscono che ciò che più li spaventa è il trucco eccessivo, il loro naso di colore rosso intenso e i loro strani capelli, ciò che nasconde la loro vera identità . Con frequenza si acquisisce questa paura dopo aver avuto una cattiva esperienza con pagliacci durante l'infanzia, oppure per aver visto il ritratto di un pagliaccio sinistro (ad esempio, It di Stephen King, o Joker di Batman). Non tutti coloro che soffrono di coulrofobia la vivono in ugual grado: alcuni sviluppano un autentico panico, altri piuttosto una diffidenza che non arriva ad essere terrore.
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Ho fatto il clown per un decennio e mi è capitato numerose volte che anche gli adulti si spaventassero
e quando vengono a casa due nipoti (uno di 5 e una di 21!!!) devo prima staccare le maschere appese all'ingresso
mi fa sempre ridere 'sta cosa, ma è abbastanza frequente..
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a me i clown mettono tristezza (o malinconia, visto che è la parola del giorno :D)
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La conosci la preghiera del clown?
Quanto è vera...
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Joker <3
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Ho paura degli aereoporti
Non dell'aereo, dell'aereoporto
Quando salgo in aereo poi son tranquilla
Ho cercato molto, ma mi sa sono l'unica al mondo, la cosa che più si avvicina è
l' Agorafobia
La caratteristica essenziale dell' Agorafobia è l' ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali può non essere disponibile aiuto in caso di attacco di panico o sintomi tipo panico (per es., paura di avere un attacco improvviso di vertigini o di diarrea).
L'ansia determina tipicamente l' evitamento considerevole di una varietà di situazioni che possono includere lo stare fuori casa da soli o stare a casa da soli;
essere in mezzo alla folla; viaggiare in automobile, autobus o aeroplano; oppure essere su un ponte o in ascensore.
Alcune persone sono in grado di esporsi alle situazioni temute, ma le sopportano con considerevole paura.
Spesso l'individuo è più capace di confrontarsi con una situazione temuta quando si trova con un accompagnatore.
L'evitamento delle situazioni da parte dell'individuo può compromettere la capacità di recarsi al lavoro o di portare avanti le incombenze domestiche
(per es., fare la spesa, portare i bambini dal medico).
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Chaetofobia e Peladofobia
La prima è la paura dei capelli, di entrare in contatto con capelli altrui...
La seconda è la paura dei calvi, sia degli altri che di se stessi (cioè del diventare pelati).
E voi da che parte state? Preferite Zio Fester o Cugino Itt? :D
(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/f3/13/6a/f3136acc0da16d6344355ae120393f46.jpg)
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io amo i pelati pelosi
sul serio eh
dove mi colloco?
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:look:
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Anzi, un periodo a queste due cose aggiungevo la predilezione per i napoletani (Aleman <3) quindi i miei amici dicevano che cercavo un San Marzano :D
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Catisofobia
La Catisofobia è definita come una paura persistente e irrazionale, ingiustificata e anormale di sedersi. Di poggiare le proprie natiche su una sedia o su qualsiasi altra cosa.
Generalmente questa paura nasce in quelle persone che associano il sedersi a qualcosa di doloroso, sopratutto in quegli individui che sono state rapite o hanno subito torture: molto probabilmente hanno passato quel periodo continuamente seduti, immobili, perennemente in quella posizione. O sono stati obbligati a sedersi su chiodi, oggetti acuminati o incandescenti e quindi ogni volta che provano a sedersi tornano nella loro mente quelle devastanti immagini e ricordi di quel dolore, di quella sensazione.Ad alcune persone, la catisofobia è dovuta a qualche castigo ricevuto durante l'infanzia a scuola, in cui si veniva obbligati a rimanere seduti faccia al muro o a non potersi alzare durante la pausa ricreativa.
I sintomi principali della catisofobia sono un'eccessiva sudorazione, il respiro affannato e pesante, spesse volta ansia, brividi e tremori.
Altre volte invece questa strana paura può essere associata ad altre, ad esempio quella di mostrarsi davanti ad un pubblico concentrato soltanto sulla persona che ha di fronte può portare alla paura irrazionale di sedersi davanti a tutte queste persone riunite.
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Ho sofferto di questa paura. Poi passa, con le creme adatte.
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Il sesso fai da te, un beneficio che non ti aspetti
I ricercatori del Cancer Council Victoria di Melbourne (Australia) hanno scoperto che l'autoerotismo riduce anche del 30% alcuni rischi per la salute dell'uomo. Ecco quali.
la masturbazione riduce il rischio di tumore alla prostata
La masturbazione riduce il rischio di cancro alla prostata. Al di là di ogni ironia sul tema, è il risultato di uno studio condotto da ricercatori del Cancer Council Victoria di Melbourne (Australia), secondo cui il sesso fai-da-te viene in aiuto degli uomini che non hanno regolari rapporti sessuali perché consente di eiaculare spesso e di evitare quindi l´accumulo di sostanze cancerogene nella ghiandola.
Secondo ricerche precedenti, l´alto numero di partner o di rapporti intimi era risultato legato a un aumento del pericolo di sviluppare la malattia.
Il motivo? Gli incontri sessuali con partner diverse espongono al rischio di contrarre patologie che possono aprire la strada al tumore della prostata.
La soluzione
Ecco, dunque, la soluzione: masturbandosi le possibilità si azzerano.
I benefici maggiori si ottengono soprattutto se le eiaculazioni più frequenti sono avvenute fra i 20 e i 50 anni d´età .
E se, soprattutto attorno ai 20 anni, si è ricorsi all´autoerotismo almeno cinque volte a settimana, il pericolo di cancro si riduce di un terzo.
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e niente, sta cosa a me fa troppo ridere!!!
però mi preoccupo per le vostre prostate, quindi....
buona giornata a tutti, ecco :)
Ppi penso a christian che è intorno ai 20...insomma, vedi tu :unknw:
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e alle donne che benefici porta?
:look:
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solo farsi un sacco di risate
tanto qualcuno che non pensa alla prostata lo si trova sempre
però mi sono appena accorta che l'ho messo nel topic sbagliato...
meno male che qui nessuno mi maltratta per ot...
però come promesso posto a Lucky la preghiera del clown
Triste, come i clown <3
(che sono notoriamente dei 4 eh!)
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Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo.
Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni,
tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa' che sulla nostra mensa non venga mai a mancare pane ed applausi.
Noi ti chiediamo protezione, ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo e,
in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini.
Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l'unica rete dei nostri pericolosi esercizi, fa' che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore.
Guardaci dalle unghie delle nostre donne, ché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamante le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici.
Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno,
un pò per amor Tuo, e un pò perchè hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.
C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità , noi dobbiamo soffrire per divertirla;
manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.
e Totò è perfetto
e io mi emoziono ogni volta
Sono un clown e colleziono attimi
(https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xlf1/v/t1.0-9/10401039_1042381104523_6888_n.jpg?oh=66e29d626bb6b20d89d954478e6eac05&oe=56BB3ED4)
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Niente "lo vuoi un palloncino?"?
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Niente "lo vuoi un palloncino?"?
io son quella che i palloncini li regala
'ttento a te